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Probabilmente se chiedeste ad un bambino cos’è per lui l’amicizia vi risponderebbe il condividere qualcosa con le persone a cui vuoi bene. Giocare col pallone appena comprato da papà, dividere i giocattoli, la merenda, i colori…o, magari no! Vediamo i bambini come piccoli esseri umani incorruttibili, ma spesso assomigliano ai loro esempi di vita e dunque l’amicizia, invece di essere un sentimento puro, viene usata per vari scopi, come fosse uno scambio equo, io do a te e tu, in cambio, dai a me.
mia1La tv, la musica, i libri ci bombardano con esempi, giusti o sbagliati, di amicizia dai più bizzarri, come quella fra una sirenetta con un pesce e un granchio o quella fra una ragazza che adora leggere e un mucchio di soprammobili come un candelabro o un orologio a pendolo, a quella fra due persone con storie diverse e diversa provenienza sociale del film “Quasi amici” o quella toccante di un uomo e del suo cane “Hachiko”. Gli esempi da fare sono davvero tanti, troppi, perché l’amicizia è un sentimento antico quanto l’amore, quanto la Terra stessa; è cresciuta con lei e solo gli uomini sono convinti che sia un sentimento che solo il genere umano può provare. Siamo così egocentrici da non accorgerci che intorno a noi tutto ci parla; gli animali sono il primo esempio di amicizia e collaborazione che vediamo, se ci facessimo caso, ovviamente.
Aristotele distingueva già tre tipi diversi di amicizia: la prima è quella basata sul piacere; il bello di stare insieme a persone che apprezzi, con cui ami parlare, con cui adori trascorrere il tuo tempo, che diciamocelo, al giorno d’oggi, non è così scontato. La seconda è quella basata sull’interesse; l’amicizia di coloro che ti stanno accanto perché sei figo e hai la vita facile, perché sei pieno di soldi e glieli puoi prestare, in caso di necessità, perché sei troppo buono e ti fai mettere i piedi in testa pur di avere la loro attenzione ed essere accettato. La terza è quella basata sulla bontà…qui ci sarebbero mia2elenchi su elenchi da fare. Questa è quella, a parer mio, più pura e vera. L’amicizia che nasce da un sentimento puro, di reciproco rispetto, quella quasi simbiotica fra due persone, un sentimento così forte, paragonabile solo all’amore. Che poi…l’amicizia è anche questo, amore. Diverso, certo, ma pur sempre amore.
Si dice “chi trova un amico, trova un tesoro” e non è un detto a caso. Non c’è niente di più importante e gratificante di un amico che ti capisce. L’amico vero è quello che conosce tutto di te, vabbè siamo realisti, molto di te (gli scheletri negli armadi ce li hanno tutti), quello che capisce che c’è qualcosa che non va solo guardando una smorfia sul tuo viso. Quelli con cui condividi le tue lacrime, che siano di gioia o di dolore, che almeno una volta nella vita ti hanno visto soffrire e sono stati male per te perché non potevano o non sapevano come aiutarti. Quelli con cui vorresti crescere, e chi è fortunato, come me, ne ha la possibilità; quelli di cui hai foto imbarazzanti che ti riempiono la galleria del cellulare e che non hai il coraggio di cestinare e magari stampi anche perché, in fondo, dietro l’imbarazzo, quello è stato un momento speciale.
La cosa più importante, che tu sia Paris Hilton o una semplice ragazza che cerca il suo posto in questa bizzarra società, è ricordarsi solo una cosa, la più importante, avere degli amici è una cosa da non sottovalutare e sopratutto da non rimandare…il “lo faccio dopo” lasciatelo alle pulizie domestiche.

 

Mimma Di Motta